La pitta è un pane calabrese tradizionale. Il nome deriva dalla parola ebraica e araba pita, che significa schiacciata. La pitta tradizionale si presenta infatti come una ciambella schiacciata con un buco accentuato, uno spessore non superiore ai cinque centimetri e con poca mollica.
Gli ingredienti sono quelli tradizionali del pane: farina, lievito, acqua e sale. In qualche ricetta qualcuno aggiunge anche un po’ miele.

Tradizionalmente era mangiato insieme a due piatti tipici calabresi: u’ suffrittu e u’ morzeddhu, pietanze che si mangiavano rigorosamente nella pitta, rispettivamente a base di carne di maiale mista a frattaglie e di trippa vaccina mista a interiora.
Come per molti prodotti della tradizione, anche nel caso della pista ne sono nate numerose varianti. A seconda della località, si sono diffuse diverse ricette della pitta calabra ripiena di ogni prelibatezza, come la pitta china o la pitta a riggitana.

pitta-calabrese

Pitta ‘mpigliata e ‘nchiusa

La variante più famosa è sicuramente quella della pitta dolce: la pitta ‘mpigliata o pitta ‘nchiusa, uno dei dolci natalizi più diffuso in Calabria.

La pitta ‘mpigliata è un dolce tipico calabrese, preparato sopratutto nelle occasioni di festa come la Pasqua e il Natale. A seconda della zona della regione in cui ci troviamo, prende un diverso nome. Pitta ‘nchiusa è il nome che troviamo nel catanzarese e nel crotonese per eredità etimologiche arabe ed ebraiche; pitta ‘mpigliata è il nome con cui la sentiremo chiamare nel cosentino e in particolare a San Giovanni in Fiore, città in cui ha avuto i natali.
Si pensa che la nascita di questa prelibatezza sia avvenuta intorno al 1700 e che originariamente fosse cucinata soprattutto per le cerimonie nuziali.

Pitta calabrese: ricetta di Sara Pepe

È un dolce a base di pasta sfoglia e frutta secca e il suo aspetto è un po’ diverso da quello della pitta di pane salata. 

La ricetta prevede la preparazione di una prima sfoglia, che viene distesa con un mattarello e posta all’interno di una teglia circolare in modo da ricoprirne il fondo. Successivamente la si riempie con delle “girelle” di sfoglia farcite con un ripieno di frutta secca. Una volta ricoperto ogni spazio della teglia viene cotta in forno.

Per preparare in modo insuperabile questo dolce della tradizione calabrese  vi consigliamo la ricetta della pitta ‘mpigliata calabrese di Sara Papa, cuoca calabrese e maestra di cucina.

Condividi